L’azienda vicentina Fiamm, nota per la produzione di accumulatori al piombo per l’Automotive e per il settore industriale, è pronta ad affrontare la transizione energetica che sta per avviarsi.
Grandi conoscitori degli accumulatori in piombo, conoscono bene la direzione che sta prendendo la transizione, la quale vede una crescita esponenziale di richieste di batterie al litio da qui a cinque anni.
Il settore più coinvolto è quello automobilistico, che mira all’elettrificazione dei motori.
Secondo le statistiche, infatti, la richiesta di batterie al litio conoscerà un’impennata del 500% entro il 2025, a fronte di un +5-7% di quelle al piombo.
Per quanto riguarda, invece, il settore industriale, le batterie al piombo avranno ancora uno spazio di crescita significativo, con un +30% di domanda globale, entro il 2025, a fronte comunque di un +50% per le tecnologie al litio.
La ragione è semplice: il litio, infatti, oltre a permettere dimensioni ben più ridotte a parità di capacità di accumulo ha anche un numero potenziale di ricariche molto più alto, prima di esaurire le proprie performance.
Naturalmente, il rovescio della medaglia è il costo. Se si tratta di alimentare un ospedale o un impianto industriale in caso di blackout, infatti, sebbene le batterie al piombo siano molto ingombranti, funzionano benissimo e sono meno onerose economicamente (oltre al fatto che hanno una maggiore riciclabilità di quelle al litio).
L’azienda Fiamm, nel frattempo, partecipa anche a progetti innovativi come “Arena del Futuro”, il primo progetto mondiale di innovazione per la mobilità a zero emissioni delle persone e delle merci verso la carbon neutrality, che si è svolto a maggio 2021.
Esso prevede, tra le altre cose, la costruzione di un anello di asfalto di 1.050 metri alimentato con una potenza elettrica di 1MW, denominato “Arena del Futuro”, situato in un’area privata dell’autostrada A35 in prossimità dell’uscita Chiari Ovest. L’anello permetterà di fornire l’energia sufficiente per muoversi e ricaricare le batterie.